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IL VESPA CLUB DI CAPOLIVERI ISOLA D'ELBA

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 NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO PARTE SESTA

USTIONI
Sono lesioni della pelle dovute ad agenti fisici (calore, raggi, elettricità) o ad agenti chimici (acidi o basi forti).
Bruciature- sono ustioni provocate da calore secco (fuoco, elettricità ecc.).
Scottature- sono ustioni provocate da calore umido (vapore, acqua bollente, olio, ecc.).
Si possono avere ustioni da calore e anche da freddo. A seconda della profondità, si possono avere avere ustioni di I, II e III grado.
Ustioni di I grado: caratterizzate da «eritema» o arrossamento cutaneo; tipico è l'eritema solare.
Primo Soccorso: acqua fredda, acqua e aceto, succo di pomodoro fresco oppure saponata fredda e talco.
Ustioni di II grado: caratterizzate dalla formazione di vescicole (flittene). Le flittene sono piene di liquido, non vanno bucate.
Primo soccorso: immergere la parte in acqua fredda, dare da bere un sedativo. Disinfettare con mercuromo. Usare garza sterile. Mai cotone idrofilo, mai alcool. Non ungere. (L'unica pomata consigliabile è il Foille)6.
Ustioni di III grado: si ha la necrosi (morte) dei tessuti.
Primo Soccorso: non togliere i vestiti se sono incollati alla pelle, coprire le lesioni con garza sterile o telo pulitissimo Portare subito in ospedale. Dar da bere molto, e sedativo.
Se le ustioni sono date da sostanze chimiche lavare abbondantemente con acqua per eliminare la sostanza tossica. Con alcali si usa acqua + aceto, con acidi acqua + bicarbonato.
Quando l'ustione supera come estensione il 30% della supeficie corporea è da considerarsi gravissima; se supera il 60% è mortale (la gravità di una ustione si valuta dall'estensione più che dalla profondità).
Scottature in gola: sono dovute alla ingestione di sostanze troppo calde.
Primo Soccorso: Far bere piccoli sorsi di acqua fredda e pezzetti di ghiaccio da succhiare. Applicare compresse fredde intorno al collo. Chiamare il medico.
Scottature solari o colpo di sole
Primo Soccorso: mettere il paziente all'ombra, borsa del ghiaccio sulla testa, dare da bere, impacchi freddi, chiamare un medico.
Congelamento: lesioni da freddo. Sintomi:
1. Parte bianca poi di colore bluastro.
2. Dolori iniziali poi insensibilità della parte congelata.
3. Mobilità diminuita.
Primo Soccorso:
1. Togliere l'indumento se bagnato e sostituirlo con uno asciutto.
2. Allentare gli abiti stretti.
3. Frizionare NON la parte congelata, ma iniziando dalle zone più lontane dal congelamento: (esempio: congelamento alluce, massaggiare coscia). Il massaggio si esegue dal basso verso l'alto (in direzione dei cuore) sempre massaggiando ci si avvicina per gradi al punto di congelamento senza toccarlo.
4. Non portare di colpo il congelato in un ambiente caldo, ma farlo gradualmente.
5. Applicare un bendaggio sterile su lesioni visibili.
6. Se il congelato deve stare all'aperto (ad es.: in attesa di soccorsi), coprire bene capo e arti, fare con la neve una capanna di protezione sopra la parte congelata.
7. Dare qualche cosa da bere a cucchiaini non bollente. Solo energetici, NON alcoolici.
8. Impegnarlo mentalmente, non farlo dormire.
9. Portarlo a valle in barella, coperto, appena possibile.
Assideramento: grave perdita di calore, quindi forte abbassamento della temperatura corporea. La temperatura normale di un individuo è da 36 a 37 gradi centigradi; se scende molto al di sotto, il cuore rallenta i suoi battiti e a poco a poco si arresta (morte bianca degli assiderati in montagna).
Primo Soccorso:
1. Fermarsi e riposare.
2. Aumentare la temperatura dell'infortunato gradualmente ma tempestivamente.
3. Ricoprirlo con coperte, teloni, sacco a pelo.
4. Frizioni per riattivare la circolazione particolare sul cuore.
5. Tenerlo sveglio.
6. Non dare alcoolici ma energetici (the, caffé, zucchero).
CORPI ESTRANEI
Nell'occhio
Primo Soccorso:
1. Non strofinare l'occhio.
2. Fare agitare le palpebre sott'acqua.
3. Lavarsi le mani prima di toccare l'occhio.
4. Abbassare la palpebra inferiore, mettendosi vicino ad una sorgente di luce per vedere meglio e se si individua il corpo estraneo toglierlo con l'angolo di un fazzoletto pulito (sempre che non sia un corpo estraneo infisso: es. scheggia).
5. Se il corpo estraneo non può essere tolto facilmente coprire entrambi gli occhi (anche quello sano) e portare all'ospedale in barella con l'autoambulanza.
Nell'orecchio
Primo Soccorso:
1. Non estrarre l'oggetto.
2. Se si tratta di un insetto mettere una goccia d'olio tiepido per farlo venire a galla.
3. Se non è un insetto, piegare il capo in modo da favorire la fuoriuscita dell'oggetto.
4. Se l'oggetto non fuoriesce portare in ospedale.
Nel naso
Primo Soccorso:
1. Non tentare di estrarre l'oggetto
2. Premendo la narice libera fare espellere l’aria e il corpo estraneo dalla parte otturata.
3. Se la manovra non riesce portare in ospedale.
Punture di insetti: gli insetti lasciano nella pelle il pungiglione che contiene veleno7.
Primo Soccorso:
1. Togliere il pungiglione con pinzette disinfettate.
2. Mettere qualche goccia di ammoniaca diluita, non pura.
3. Pomata antistaminica.
4. Pericolose sono le punture intorno alla bocca e al naso. Portare in ospedale.
Pidocchi: piccoli insetti grigi lunghi 2 mm. Una specie si localizza nel cuoio capelluto I
Primo Soccorso:
1. Pulizia radicale (vestiario, biancheria vanno bolliti)
2. Accurata pulizia e taglio dei capelli
3. Cospargere una volta al giorno il capo con polvere MOM per 2 o 3 giorni (attenzione ai metalli).
MORSO DI VIPERA
La vipera è lunga circa 60 cm. e si allarga verso la testa: il suo colore varia dai grigio al rosso mattone; le chiazze sui dorso possono essere come macchie, ma più spesso sono fatte a zig-zag.
La vipera è molto pericolosa quando morde subito dopo il letargo, perché il veleno è riformato nella dose completa. Il morso lascia un segno di due punti ravvicinati (sono i due denti dei veleno).
Primo Soccorso:
1. Tranquillizzare il paziente.
2. Distenderlo in posizione di riposo per rallentare la circolazione, trasportarlo in barella e non farlo camminare.
3. Legare un laccio non troppo stretto a monte della ferita.
4. Mettere compresse fredde sulla parte (vasocostrizione).
5. Non dare alcoolici o caffé, perchè favoriscono la circolazione.
6. Portare in ospedale.
7. Se si ha il siero antivipera fare mezza fiala intorno al morso in due o tre punti diversi; l'altra mezza per via intramuscolare.
8. Se non si è provvisti di siero antivipera e l'ospedale più vicino è a più di mezz'ora di distanza, si deve incidere la pelle fra i due punti di morsicatura e spremere abbondantemente per favorire l'uscita del sangue e del veleno.
MORSO DI CANE: pericoloso per l'infezione ed eventuale trasmissione della rabbia.
Primo Soccorso:
1. Lavare e pulire la ferita.
2. Portare la vittima in un ospedale specializzato per eventuale decisione di vaccinazione antirabbica.
3. Intanto il cane è tenuto in osservazione per 10 giorni. Se il cane non manifesta la rabbia, si può evitare o interrompere la vaccinazione.

6 NOTA BENE: Le ustioni di dimensioni superiore a una moneta devono essere curate in un Pronto Soccorso ospedaliero.

7 NOTA BENE: alcune persone sono particolarmente sensibili al veleno degli insetti e possono andare incontro a shock anafilattico.
Rabbia: infezione provocata dal morso di animali mammiferi (cane, gatto, volpe, lupo, topo, ecc.). Il virus è contenuto nella saliva dell'animale. Particolarmente pericolosi sono i morsi al viso e al corpo.
Incubazione: da 8 giorni ad alcuni mesi. Questo permette la vaccinazione, che è l'unica che può essere fatta in periodo di incubazione. E' una malattia nervosa; dalla ferita le tossine raggiungono il sistema nervoso centrale. La rabbia è una malattia mortale.
Sintomi: idrofobia8 (paura dell'acqua), allucinazioni visive ed acustiche, agitazioni, urli, atti violenti. Stadio paralitico insufficienza respiratoria e cardiaca. Morte.

8 NOTA BENE: L'idrofobia, cioè la repulsione per l'acqua, non colpisce l'animale

DOCUMENTO DI PRIMO SOCCORSO INTEGRALE IN  FORMATO PDF
 

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